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mercoledì 8 marzo 2017

Tappeti urbani

Tappeti urbani: Museo delle Terre Nuove, San Giovanni Valdarno (AR)
Design team: Caterina Pirrera, Gian Luca PetroselliGiuseppe Vultaggio






 “Tappeti Urbani” è una micro-strategia di rigenerazione urbana che ha il suo nucleo centrale nel portico del Museo delle Terre Nuove per poi espandersi nell'intero territorio di San Giovanni Valdarno: L'intervento consiste nell'installare nello spazio pubblico una rete di micro-ambienti con funzioni specifiche, in grado di creare un sistema interconnesso di luoghi di scambio ed aggregazione.
Questa strategia progettuale vuole creare una sinergia tra le esigenze della quotidianità ed il tema museale. A tal proposito, ogni Tappeto ha una duplice valenza: da una parte ospita delle funzioni urbane, instaurando così un rapporto diretto con il territorio, dall'altra racconta la storia di una città di Fondazione, portando così all'esterno dell'edificio la narrazione ed i contenuti del museo; Il fine è quello di trasformare l’intero territorio comunale in un polo espositivo a cielo aperto e promuovere il patrimonio storico-artistico locale. Ogni Tappeto rappresenterà una città di Fondazione attraverso un pannello info-grafico ed una planimetria incisa in una lastra di marmo integrata nella pavimentazione. (Dimensione100x100cm)
L’intero progetto di rigenerazione urbana verrà realizzato in tre momenti diversi:
Fase 1: Il Portico
La prima fase coinvolge il Portico del Palazzo “di Arnolfo” ed ha lo scopo di trasformare un luogo attualmente poco utilizzato in uno spazio vissuto dalla comunità durante l’arco dell’intera giornata e che abbia un rapporto diretto sia con il museo che con il territorio.
Questo obiettivo sarà conseguito innestando nei punti nevralgici del porticato sei isole tematiche, anche in questo caso gli inserimenti avranno la caratteristica di svolgere sia una funzione urbana che di rappresentare una città:
01: InformiamoCi/San Giovanni Valdarno
Un punto d’ informazione sia sulle attività museali che sulla storia e gli aspetti socio-culturali di San Giovanni Valdarno.
02: Sostiamo/Fiorenzuola
Uno spazio dedicato alla sosta ed il tempo libero, attrezzato con panchine, wi-fi e corrente elettrica.
03: Condividiamo/Lucca
Un luogo di scambio e condivisione che ha al suo interno una zona ludica, con tavoli per i giochi, una zona dedicata alla lettura, con scaffale book-crossing e sgabelli, ed una per la partecipazione attiva dei cittadini: infatti sarà installato un contenitore delle idee, dove tutti potranno far proposte per il miglioramento del progetto e della comunità
04: PiantiamoLa!/L'Aquila
Le due aiuole installate in questo Tappeto sono state pensate come un piccolo orto condiviso, dove i cittadini potranno prendersi cura direttamente delle piante.
05: Biciclettiamo/Scarperia
Un punto di sosta per chi arriva in bici
06: Coloriamoci/Pienza
Uno spazio dedicato alla creatività dei più piccoli dove potranno sia disegnare che esporre i propri lavori, infatti da questa isola parte un percorso espositivo che coinvolge l’intero portico.

Fase 2: I chiassi
L’intervento non si limita al solo portico, ma si distribuisce lungo i chiassi adiacenti al museo. Questi sono spazi pubblici non utilizzati che per la loro valenza storica meritano di essere riqualificati ed integrati al contesto urbano.
Lungo questi suggestivi percorsi saranno innestati dei Tappeti che avranno il compito di attrarre i cittadini e rivitalizzare i chiassi, infatti ci saranno spazi dedicati alla condivisione, agli eventi ed allo studio.

Fase 3: La città
Il progetto di rigenerazione si completa estendendo gli interventi puntuali in tutto il territorio, trasformando così San Giovanni Valdarno in un grande polo museale: a tal proposito saranno individuate le aree in cui i servizi sono carenti ed attraverso un intervento capillare di innesti urbani si costituirà una rete di micro-ambienti in grado di attrarre cittadini e turisti.
Dal punto di vista tecnologico un tappeto è una struttura con un’altezza totale 8 cm, composta da una piattaforma in listelli di legno, un getto di cemento bianco ed una pavimentazione in frammenti di ceramiche colorate; Attraverso l’uso della ceramica si vuole creare un rapporto con la storia e la cultura locale, quindi sarà fondamentale la partecipazione di artigiani ed artisti locali alla realizzazione dell’opera.
Inoltre si fa presente che il progetto è stato ideato per essere permanente, ma la sua particolarità è che allo stesso tempo reversibile, in quanto le strutture non sono ancorate a terra e non alterano la pavimentazione esistente.